29 maggio 2008

Intervallo post # Firenze

Chi ha la mia età, ricorda sicuramente l' intervallo RAI, ovvero quel break televisivo, riempitivo, che andava in onda tra una trasmissione ed un’altra.
Le primissime immagini, in un epoca in cui le trasmissioni televisive erano ancora in bianco e nero, presentavano un gregge di pecore al pascolo nella campagna romana con un sottofondo di musica per xilofono (strumento a percussione molto antico, forse uno dei primi strumenti armonici).
L’intervallo fu poi sostituito con immagini-cartolina raffiguranti panorami o monumenti di alcune cittadine italiane, accompagnate da varie musiche classiche molto belle e suggestive come, ad esempio, Momento Musicale nr.3 (trascrizione per archi) di Franz Schubert o Toccata da “Le sonate di gravicembalo” di Pietro Domenico Paradisi (conosciuto anche come Pier Domenico Paradies).
L’idea di questo post nasce, appunto, per intervallare l’argomento prevalente del mio blog con la passione che nutro per la fotografia.
Eccovi, allora, la mia prima cartolina.



Cartolina: David e frontone di Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria, Firenze.

Alla prossima!!


27 maggio 2008

Vespa World Days 2008 # The end

Alle 06.30, il nostro traghetto ormeggia al porto di Napoli.
La sveglia è suonata poco prima. Decidiamo di fare colazione più tardi. Sistemiamo i bagagli ed imbocchiamo subito la tangenziale (anche se alcuni di noi non potrebbero). Ci sono ancora 230 chilometri da percorrere fino a Roma.
Il tempo è bello ma l’aria, data l’ora, è frizzantina.
Dopo diversi chilometri a manetta sulla tangenziale ci fermiamo in un’area di servizio e ci rifocilliamo con una buona colazione; per me, cornetto e cappuccino.
Approfitto della sosta per indossare l’ennesima giacca (antivento), l’ultima di cui dispongo, mentre gli altri fanno rifornimento.
Ripartiamo e i chilometri scorrono velocemente. Non posso decelerare perché il resto del gruppo non lo fa.
La mia Gittì (125 cc. e 40 anni, quasi 41) cede nelle salite, spesso molto lunghe, ma recupera nelle gallerie e sui rettilinei, permettendomi di non allontanarmi mai dal resto della comitiva.
Finalmente siamo sulla via Domitiana che, sempre a manetta, percorriamo fino a Gaeta.
Abbiamo percorso circa 90 km e, arrivati a Gaeta, ci concediamo un’altra sosta per un caffè al bar “Bazzanti”, situato nel cuore della città medievale a due passi dal mare.
Il sole, ora, ci riscalda e ne approfittiamo per rilassarci un po’.
Riprendiamo il viaggio. La costa bassa e piatta per chilometri, diventa ora movimentata in quanto i monti Ausoni e Aurunci - propaggini dell'Appennino centrale - si affacciano sul mare che, per questo lungo tratto di strada, ci accompagnerà sempre.
Le Isole Pontine ci seguono all'orizzonte come sentinelle.
La mia Gittì, in piena galleria, con una brusca perdita di potenza, mi segnala che devo passare alla riserva e fare al più presto rifornimento.
I primi due distributori che incontriamo lungo la strada sono chiusi. Non sono preoccupato perché con me ho sempre un litro di miscela al seguito, però decido di rallentare.
Finalmente, quando ormai le speranze di farcela senza dover ricorrere alle provviste erano minime, ecco un distributore aperto.
Altra breve sosta per il gruppo, rifornimento e pausa sigaretta per Roberto e Paco.
Da questo punto in poi non ci fermeremo più fino a Velletri.
A Velletri, prima di salutare Roberto e Alfredo, ci concediamo un aperitivo. Sono le 12.00, circa.
Giunti ad Albano, saluto Paco ed Enrico (loro sono arrivati) e proseguo, in solitaria, per Roma.
Ancora una volta, la mia Gittì ha bisogno del rifornimento. Questa volta, però, sono a meno di un chilometro da casa e proseguo.
Spengo il motore e guardo il contachilometri che segna 60823.
Così, oggi, ad un mese esatto dal rientro da questa bella avventura siciliana (e 718 chilometri percorsi nonostante i passaggi sui traghetti nelle tratte Civitavecchia – Palermo e Palermo - Napoli) ricca di emozioni, paesaggi suggestivi e, soprattutto, di buona compagnia, pubblico il mio ultimo post dedicato al Vespa World Days 2008.
Un post senza foto, ma non per scelta.
Alla prossima!


P.S. Un grazie particolare alla mia compagna di viaggio che mi ha riportato a casa senza alcun problema.



20 maggio 2008

Vespa World Days 2008 # 7

Oggi (26 aprile) la sveglia suona relativamente presto.
Sono le 07.00. Mi faccio una doccia, preparo il bagaglio e, con tranquillità, seduto comodamente all’aperto, gusto la colazione.
Anche Stefano è già in piedi perché oggi è prevista la grande sfilata alla scoperta della “capitale di Sicilia”, con partenza alle ore 09.00.
Fisso accuratamente il bagaglio al portapacchi e lo zainetto al solito posto, ovvero al gancio sotto la sella (infatti, dopo aver partecipato alla lunga sfilata e al pranzo ufficiale, la nostra avventura siciliana avrà termine con l’imbarco sul traghetto che, questa volta, ci condurrà a Napoli... dunque, bagaglio al seguito!).
Arrivo puntuale all’appuntamento al Vespa Village.
La partenza subisce un po’ di ritardo… è comprensibile.
Finalmente, alle 10.30 circa, il fiume di vespa si muove in direzione di Palermo. In sella alle nostre compagne di viaggio, percorrendo i 72 chilometri della panoramica SS113, che da un lato costeggia il mare e dall’altro le suggestive coltivazioni di agrumi ed olivi, vediamo avvicinarsi le figure dei promontori di Monte San Calogero prima, di Monte Catalfamo e Capo Zafferano poi, e per concludere, l’imponente figura di Monte Pellegrino (“il più bel promontorio del mondo”, secondo lo scrittore tedesco Jhoan Wolfgang Goethe).
Il lento avvicinamento a Palermo ci fa attraversare, paralizzandoli, i centri abitati di Termini Imerese, Trabia, San Nicola l’Arena, Bagheria (la città delle ville barocche e del pittore Renato Guttuso), Ficarazzi e le vicine borgate marinare.
Giungiamo a Palermo con più di due ore di ritardo sulla tabella di marcia, tanto da far saltare la sfilata lungo il centro storico. Giusto il tempo di compattare il gruppo e ci dirigiamo presso la “Fiera del Mediterraneo”, sede del pranzo sociale.
Siamo accolti da un piccolo complesso dal look tipo Huckleberry Fin al motivetto di “Vespa 50” dei Lunapop. E’ festa e l’atmosfera è divertente.

Nella grande sala , mi accomodo al tavolo 117 (posto già fissato) insieme ai componenti del Vespa Club Napoli e a qualche altro “singolo” vespista.
Come da menu, il pranzo ufficiale di fine evento (catering curato da una rinomata ditta palermitana) , prevede:
Antipasto rustico siciliano – Sicilian rustical appetizers:
Caponata di melanzane (eggplants with tomato sauce – olives – celery and capers) – Zucca rossa in agrodolce (Yellow pumpkin with bittersweet sauce) – Frittella paesana (Rustical omelet) – Sardine beccafico (Aromatic breaded and rolled sardines on oven);

Primi piatti – First course: Maccheroni al Buso (bucatini in foglia di melanzana con pomodoro e ricotta di pecora – maccheroni rolled in an eggplant slice with tomato and ricotta) – Risotto carnaroli con primizie di verdurine primaverili al profumo di finocchietto selvatico (rice with fresh vegetables and wild fennel);

Secondi piatti – Second course:
Nodino di Salsiccia (sausage) – Involtino alla brace (grilled rolled veal) – Lombo di maialino dei Nebrodi al forno con salsa al Marsala e mandorle tostate (loin ok small pork on oven with Marsala wine sauce and toasted almonds) – Patatine novelle al timo (aromatic potatoes);

Dessert:
Cannolo Siciliano (rolled fried paste filled with ricotta cream);

Caffè – Coffee.

… Il tutto molto gradevole e “innaffiato abbondantemente” da dell’ottimo vino made in Sicily.
Alla fine del pranzo (ore 17.00 circa), avendo avuto dei trascorsi lavorativi a Palermo, mi offro volontario come guida turistica per un breve (alle 20.00 parte il traghetto) tour vespistico della città. E così conduco il “solito gruppo” attraverso lo scenografico Viale della Libertà fino a Piazza Politeama, “cuore” pulsante della città con l’omonimo teatro dove è stata allestita la mostra del Museo Piaggio. Una brevissima sosta per scattare una foto ricordo (sarà l’ultima, poiché la batteria della mia Canon si esaurisce) e per ammirare, tra le altre, la Vespa di Giorgio Bettinelli. Transitiamo, quindi, per il teatro Massimo (splendido esempio di stile Liberty e terzo teatro più grande al mondo) e percorriamo la settecentesca via Maqueda fino ai “Quattro Canti” (centro della città antica) per arrivare quindi a Piazza Pretoria (… detta Delle Vergogne) con il palazzo del Municipio e la fontana Pretoria. Concludiamo il breve tour con un passaggio davanti a Palazzo dei Normanni (sede del parlamento siciliano) e alla Cattedrale. Infine, prima di salutare il resto della comitiva che farà rientro a Cefalù (Maurizio, Carlotta, Stefano, Francesco “Serpico” e Marco) decidiamo di fare una piccola pausa caffè in Piazza Marina dove ammiriamo lo stupendo giardino Garibaldi, contraddistinto dalla presenza di grandi ficus.
Sinceramente, ripercorrere le strade di Palermo con la mia Gittì è stato molto emozionante e, soprattutto, mi ha dato la possibilità di apprezzare, ancora una volta, tutto il fascino di questa bellissima città, ricca di storia, di mistero e di fascino alla quale non si riesce a resistere.
Siamo ai saluti.
Io, Paco, Enrico, Roberto e Alfredo, ci dirigiamo al vicino porto ove aspettiamo ancora una buona mezz’ora prima di poterci imbarcare. Questa volta niente cambio di nave e la differenza si vede. Tuttavia, non c’è molta gente. Decidiamo, comunque, come nel viaggio di andata, di prendere una cabina da 4. Questa volta sarà Paco ad immolarsi e privarsi della comodità di un materasso per poter meglio “apprezzare” il pavimento della cabina.
Sono le 20.00. La nave lascia puntuale il porto di Palermo e si dirige verso quello di Napoli.
L’idea del rientro ci rende nostalgici. Colonizziamo un divanetto e ci diamo giù (ma con moderazione) con la birra. Poi, per cena, un gelato. La serata si conclude con una sfida al karaoke al ritmo di “Gelato al cioccolato”, “Felicità” e tante altre canzoni d’antan.
Manca poco alla mezzanotte e non c’è più nessuno in giro.
L’arrivo a Napoli è previsto per le 06.30 e, così, decidiamo anche noi di andare a riposare.
Domani ci aspetta il rientro da Napoli a Roma… naturalmente in Vespa!
Buonanotte!!


14 maggio 2008

Vespa World Days 2008 # 6

La notte è trascorsa serenamente (ero talmente stanco che non ho avuto alcun problema ad addormentarmi!).
Oggi è il 25 aprile. Il tempo è bello. La colazione è abbondante e l’assaporo all’ombra del pergolato del rustico in pietra, completamente ristrutturato, di cui sono ospite: “La Finestra sul Parco”. L’aria del mattino è ancora fresca ma gradevole. Alle ore 09.30 ho appuntamento con il resto della comitiva OMD presso il Vespa Village. La strada da percorrere non è molta. Decido, comunque, di partire con calma e godermi il panorama. Il percorso, che lentamente declina verso il mare, è piacevole. Le gradazioni del verde e del blu dominano il paesaggio…
Parcheggio la mia Gittì accanto a quelle di Alfredo, Enrico, Paco e Roberto e scatto una foto ricordo.
Ritiro il previsto “packed lunch Friday” che contiene un panino, una birra in lattina, una bottiglia d’acqua ed un arancia.
Il programma della giornata si prospetta molto interessante con un giro che, attraversando il Parco delle Madonie, ci condurrà a Lascari, Gratteri, Isnello e Collesano.
La partecipazione è numerosa. Finalmente, con un piccolo ritardo sulla tabella di marcia, il lungo sciame di vespe si muove.
I chilometri in sella alla Vespa ci regalano paesaggi che variano dai più fitti boschi agli uliveti secolari. Le montagne, ora tondeggianti o aguzze, ora coperte di vegetazione o spoglie, punteggiano maestosamente il territorio disegnando valli, altipiani, dirupi e dorsi dolcemente ondulati. Monasteri, eremi e chiese rupestri sono, spesso, suggestivamente isolate sulle montagne.
Giungiamo a Gratteri e intasiamo le piccole viuzze del centro che testimoniano l’espressione di una cultura che ha saputo conservare i sani valori di questi luoghi. Ci concediamo una sosta per consumare il pranzo e scattare qualche foto. L’aria e festosa.
Riprendiamo il viaggio e qualche chilometro più tardi, si apre davanti a nostri occhi un panorama da favola.

Una frase (su un cartello turistico), di Johanna Grawunder (San Diego, Usa, 1961), così recita: “Le strade si snodano sinuose tra le montagne delle Madonie, curve continue dietro le quali si apre all’improvviso un paesaggio straordinariamente vario e maestoso. Alla lussuosità di queste visioni, rimanda l’imprevedibile chaise longue per due persone, dal dorso fluorescente, invito esplicito ad abbandonare l’idea di controllo e di centralità per fermarsi a contemplare il paesaggio che da questo punto di dipana a 360°”“ The roads wind sinuosly among the Madonie mountains, continuous bends behind which there juddenly opens up an extraordinarily and majestic landscape. The luxuriousness of these visions is alluded to by the unexpected chaise longue for two people, with a fluorescent back, an explicit invitation to abandon the idea of control and centrality and to halt and contemplate the landscape that spreads out all around this point.”
Riprendiamo il viaggio e dopo qualche chilometro approfittiamo per fare il pieno prima di giungere a Collesano, dove è prevista un'altra sosta con degustazione di prodotti tipici (… ottima la ricotta, i formaggi, le olive ed il pane!).
Ormai siamo di strada per Cefalù.
Dopo circa cinque ore (e 80 Km) di escursione, alle 16.30 facciamo rientro al Vespa Village e, ognuno, al proprio alloggio per qualche ora di relax.
Al B&B arriva anche Stefano da Roma, con il quale condividerò l’alloggio. Qualche chiacchiera sul viaggio e avviamo nuovamente le nostre vespette.
L’appuntamento è fissato per le 21.00, solito posto. La cena, insieme agli amici Vespisti Terracinesi, è prenotata in un bel locale del centro storico dove gustiamo, ancora una volta, squisiti piatti della tradizione siciliana, annaffiati da ottimo e abbondante vino.
E’ tardi, sono stanco ma contento della bellissima giornata.
Rientro in notturna al B&B, questa volta in compagnia di Stefano.
Buonanotte!




04 maggio 2008

Vespa World Days 2008 # 5

Alle ore 08.00 (del 24.04.2008) cominciamo a scorgere con chiarezza Monte Pellegrino, il porto e, incorniciata dalle montagne, la splendida città di Palermo. Qualche minuto più tardi la "Suprema" rallenta ed arresta la sua lenta navigazione. Siamo arrivati...
Alla nostra comitiva si aggregano Maurizio e Carlotta (del Vespa Club Roma) su una datata, quanto arzilla, VBB, con i quali condivideremo il resto del VWD 2008.
Giusto il tempo di sistemare accuratamente i bagagli sulle nostre compagne di viaggio e stiamo già percorrendo il lungomare palermitano intasato dal traffico. Il tempo è bello e la SS113 che attraversa Ficarazzi, Bagheria, Casteldaccia, Termini Imerese e ci conduce a Cefalù, è un alternarsi di profumi, colori, sabbia, scogli, generosi rettilinei e curve sinuose... un saliscendi di emozioni. L'andatura, tranquilla, ci permette di assaporare ogni singolo istante del viaggio.
Il profilo del duomo di Cefalù, ormai, ci guida per gli ultimi chilometri e alle 10.30 in punto parcheggiamo le nostre vespe all'interno del Vespa Village.
Alle ore 11.00 abbiamo già concluso le operazioni attinenti l'iscrizione all'evento con il ritiro del pass e dei gadgets (... l'unica vera grande delusione sarà quella di constatare la mancanza di una patch ricordo, neanche in vendita, dedicata al VWD 2008).
Mentre il resto della comitiva OMD ha già trovato la propria sistemazione, finalmente, in solitaria, mi dirigo verso il mio B&B situato, come da indicazioni del gestore, a soli 5 Km dal centro della cittadina, in collina ed immerso nel verde.
Parcheggio la mia Gittì.
Il posto è semplice, piacevole, pulito e, cosa importante, accogliente.
La sistemazione dei bagagli, una doccia e qualche firma sugli appositi moduli, mi portano via poco tempo e alle 14.30 sono nuovamente in compagnia di Alfredo, Paco, Roberto ed Enrico.
Alle 15.30 circa decidiamo di dirgerci a Castelbuono, una delle escursioni in Vespa previste nel pomeriggio. Conosciamo Marco (Tuz per gli amici), vespista in solitaria da Udine, con il suo "discreto" PX giallo, dai modi spiccatamente simpatici ed, in seguito, inseparabile compagno di viaggio della comitiva OMD!
Ancora a Castelbuono incontriamo Pxoso (arrivato fresco, fresco, da Gela (CL) e diretto a Cefalù) ed il Compare. Una breve sosta per gustare un caffè, scambiare due chiacchiere e scattare una foto ricordo.
A pochi chilometri dal mare, Castelbuono si è sviluppata ai piedi delle Madonie in una piacevolissima vallata abitata già nel neolitico e ricca di memorie greche, romane, arabe e bizantine. L'accoglienza è festosa! Visita al castello e alle vie del centro con breve sosta all'enogastronomia "Desideri" dove Marco ci offre una buona bottiglia di "Passomaggio".
In serata facciamo rientro a Cefalù. Cena a base di gustosi piatti siciliani e, per finire, un cannolo "originale" trangugiato, ma con desiderio, ai piedi del bellissimo duomo.
E' tardi e siamo tutti stanchi.
E' ora di riposare.
Domani si entrerà nel vivo della manifestazione con tanti chilometri da percorrere...
Buonanotte!!

P.S. Grazie a Maurizio, Carlotta e (nella foto a DX) Marco per la loro piacevole compagnia.