31 ottobre 2008

Scooters by Chris Gilmour

Gli scooters “made in Italy” hanno, da sempre, “stimolato” la creatività di artisti di tutto il mondo. Chris Gilmour è uno di questi.
Nato a Stockport (Regno Unito) nel 1973, vive e lavora ad Udine. Il suo materiale preferito (ed unico - se escludiamo l’uso della colla con genuina funzione di fissante) è il cartone, quello tradizionale e a buon mercato. Quello per imballaggi per intenderci. Le sue opere sono riproduzioni accurate, in scala uno a uno, di oggetti comuni che vengono, per questo, minuziosamente smontati, sezionati, analizzati ed, infine, clonati.

Il realismo delle sue opere lascia senza parole e, soprattutto, la voglia di avviare la pedivella e sentirsi il protagonista di un “cartone animato”.

Maggiori informazioni sull’artista, qui: Chris Gilmour.

Salutotutti!

27 ottobre 2008

Rally di Roma

Nel post pubblicato il 09 settembre 2008, dedicato al raduno vespa organizzato dal Vespa Club Tempodimoto di Casalotti - Roma, scrivevo che, molto probabilmente, la mia partecipazione a quell’appuntamento, sarebbe anche stata l’ultima del 2008 ad un evento ufficiale Vespa.
Ebbene, non è stato cosi!
Sabato scorso, il 25 ottobre, ho partecipato al raduno nazionale “Rally di Roma”, organizzato dal Vespa Motor Club Roma in occasione dei 60 anni di vita dell’associazione.
Il programma della giornata prevedeva, dopo l’accoglienza e l’iscrizione, un programma turistico della Capitale con partenza alle ore 16.00 dal luogo che ospitava la manifestazione, sito sulla via Salaria (in direzione Rieti) al Km. 19600.
Ad essere sincero, gli iscritti nella giornata di sabato non sono stati tantissimi. Domenica, invece (ma io non c’ero), i partecipanti sono stati circa 250.Presenti, tra gli altri, rappresentanti del Vespa Club Treviso, del Vespa Club Bari, UVA Generation di Cadore e del Vespa Club Montebelluna.

Tornando al programma turistico, dopo aver percorso la Salaria, questa volta in direzione Roma, la tangenziale e l’olimpica, il gruppo si è diretto sullo “Zodiaco”.
Ubicato nella zona nord di Roma, sulla sommità di Monte Mario, lo “Zodiaco” è una terrazza dalla quale si può godere la Capitale in tutta la sua estensione e bellezza, con un panorama davvero suggestivo.
Tuttavia, dato che non era un luogo a me sconosciuto, la mia attenzione è stata attratta da alcune centinaia di lucchetti appesi (anche qui!?!) lungo il parapetto della terrazza.
Questa consuetudine dei giovani (o meno giovani) innamorati sembra sia stata iniziata a Firenze dagli allievi ufficiali della Scuola di Sanità in Costa San Giorgio che, al momento del congedo, legavano il lucchetto del loro armadietto su una barra metallica oltre il parapetto del Ponte Vecchio.

Traslata a Roma, questa tradizione, è stata resa molto popolare dal libro Ho voglia di te di Federico Moccia in cui, appunto, i due protagonisti si giurano amore eterno agganciando un lucchetto al palo centrale di Ponte Milvio dopo averlo serrato, buttandone poi via la chiave.
Che dire di questo fenomeno??
Una cosa è certa: il titolare del bar di fronte la terrazza ringrazia tutti gli innamorati. Infatti, nelle sue vetrine tra confezioni di cioccolatini e souvenir della città eterna, fanno bella mostra di se costosi lucchetti di tutte le dimensioni ma, soprattutto, in acciaio inox… Quale materiale più idoneo a suggellare l'indissolubile promessa d’amore??

Soddisfatti o rimborsati?

Salutotutti!

17 ottobre 2008

Intervallo post # Civita di Bagnoregio

Ottobre regala ancora belle giornate assolate da poter dedicare all’escursionismo.
La meta questa volta (qualche giorno fa) è una delle località di maggior fascino dell’Alta Tuscia: Civita di Bagnoregio.
Facilmente raggiungibile da Roma in poco più di un’ora di auto, l’antico abitato sorge su una rupe tufacea, che poggia a sua volta sopra vasti banchi di sabbia e d’argilla. E' completamente isolata da sembrare sospesa in cielo e protesa sul vuoto di due vallate fra precipizi e calanchi.
Civita di Bagnoregio, di origini etrusco-romane, è oggi raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato; in origine, la rupe di tufo di Civita era collegata naturalmente a quella della vicinissima Bagnoregio da una sella di terra divorata nel tempo dalle frane.
Quiete e magia pervadono questo paese solitario soggetto a continua erosione, dove è possibile respirare una dolce e strana atmosfera carica di presagio della fine delle cose, tanto che lo scrittore locale Bonaventura Tecchi la definì la “città che muore”.

Cartolina: Civita di Bagnoregio.

Cartloina bis: Civita di Bagnoregio, particolare di un'abitazione.

Salutotutti!

02 ottobre 2008

Istantanee # 4

I tre moschettieri (sceneggiatura non originale… in Vespa)

Trama

Francia: lo squattrinato e intraprendente guascone D'Artagnan si reca a Parigi a bordo della sua Vespa Primavera 125 per mettersi al servizio di re Luigi XIII. Porta con sé una lettera di presentazione del padre, indirizzata al signore di Tréville, capitano del corpo dei moschettieri…
Proprio nel palazzo di Tréville, D’Artagnan fa la rocambolesca conoscenza di Athos, Porthos e Aramis, i più celebri moschettieri del re. In pochi minuti i tre, l’uno all’insaputa dell’altro, sfidano a duello il giovane guascone…
D'Artagnan, abile con la spada ma soprattutto con la sua Vespa, riuscirà a districarsi tra mille ostacoli che si pongono tra lui e la gloria divenendo luogotenente dei moschettieri. Un sogno si è avverato: D’Artagnan è festeggiato da Athos, Porthos e Aramis, non più solo amici, ora anche colleghi… e soprattutto vespisti.

“ALL FOR VESPA VESPA FOR ALL”

Istantanea: "All for Vespa Vespa for all".
Modellino Maisto.
Vespa Primavera 125.
Collezione privata.

Salutotutti!