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07 ottobre 2013

Cinquanta anni di Vespa 50

La Vespa 50 compie 50 anni...

Così, per ricordare questo piccolo gioiello a due ruote, riporto, integralmente, l'articolo (correlato da alcune immagini) pubblicato sul sito vespa.com


"E’ il 1963, l’Italia e l’Europa vivono in pieno il boom economico avviatosi negli anni della ricostruzione. Vespa è al culmine del suo successo: a neppure venti anni dal suo debutto oltre due milioni di veicoli corrono sulle strade di tutto il mondo. Ma è un mondo che sta cambiando rapidamente, il benessere economico, il baby boom, rivolgimenti culturali portano prepotentemente sulla scena un nuovo soggetto sociale, i giovani. Una generazione nuova, che di lì a pochi anni renderà drammatica la sua rottura con gli schemi che avevano regolato la società sin dal diciannovesimo secolo, reclamando indipendenza, e urlando una voglia assoluta di libertà.
 






Vespa, ancora una volta, anticipa i tempi facendosi interprete di un bisogno che ancora stenta a rendersi palese. Nasce così Vespa 50. La cilindrata più piccola, sullo scooter più famoso, per offrire ai teenagers quella libertà che solo l’indipendenza nella mobilità può regalare. Leggerissima (meno di 70 Kg), maneggevole, facilissima da guidare Vespa 50 adotta una scocca tutta nuova, più piccola delle 125 e 150cc allora in produzione. E con Vespa 50 nasce la definizione di “Vespino”, che da allora e fino ai giorni nostri dividerà la storia di Vespa in due grandi famiglie, caratterizzate dalla scocca piccola (poi declinata nelle cilindrate 50, 125 e 150cc) e dalla scocca grande che, partendo da 125 crescerà fino alle recenti Vespa GTS/GTV 300 passando per vere pietre miliari come GTR, Rally e PX. Da un punto di vista tecnico Vespa 50 fu un progetto del tutto nuovo, l’ultimo firmato da Corradino D’Ascanio, progettista della prima Vespa: il motore era ovviamente un monocilindrico 2T, da 1,5 Cv, a tre marce, alimentato da miscela benzina/olio al 2% con il cilindro che passava dalla posizione orizzontale a una inclinazione di 45°. I cerchi da 9 pollici erano in tinta con la carrozzeria e la sella di dotazione (monoposto) poteva essere sostituita con una seduta più lunga. La prima serie prodotta fu caratterizzata esteticamente da uno sportello carter più piccolo di quello montato poi sulle evoluzioni che seguirono.
 
 
Un particolare che ancora oggi segnala la originale “prima serie” del Vespino, ricercatissima dai collezionisti di tutto il mondo. La fortuna commerciale fu tale che le successive versioni si succedettero senza interruzioni per tutti gli anni ‘60, affinando sempre Vespa 50 e portando alle varie serie “N” (nuova fanaleria), “L” (con un nuovo ammortizzatore), “R” (l’ultima serie con faro tondo). La vera rivoluzione tecnica e stilistica del Vespino arriva nel 1969 con la nascita della Special, la “Vespa indistruttibile”, una delle più famose e più amate, tanto da diventare un simbolo degli anni ’70 e ’80. Prodotta fino al 1982, la Special fu la prima Vespa 50 ad adottare le ruote da 10 pollici (nel 1972) e il cambio a 4 marce (nella sua terza serie del 1975). Nella sua versione “Elestart” del 1969 la 50 Special è stata la prima Vespa con avviamento elettrico. Ma la storia di Vespa 50 non si ferma alla Special. Le nuove versioni e le serie degli anni ’80 e ’90, le PK e le HP hanno tessuto un filo che nel 1996 ha portato fino alla nascita di Vespa ET2 50.
 
 
Modello che, nel 2000, ha adottato il primo motore monocilindrico 50cc 4T su Vespa. Oggi la cilindrata 50 è offerta sia nella versione 2T sia in quella 4T ed equipaggia Vespa LX e Vespa S. Modelli di grande successo che, anche da un punto di vista stilistico, continuano l’epopea Vespa 50, una pietra miliare nella storia delle due ruote."
 
Salutotutti!!


30 aprile 2009

Amarcord... Star Deluxe di LML

In questi giorni, su alcuni periodici del settore motociclistico e portali specializzati delle due ruote, sono apparsi diversi articoli dedicati alle già note “vespe indiane” Star Deluxe, prodotte dalla LML nelle cilindrate 125cc e 150cc.
Il prodotto, rivisitato nella qualità dei materiali, nell’attenzione all’ergonomia, con una ricca tavolozza di colori, vuole riprovare a conquistare i nostalgici della PX, della quale ne è praticamente un clone, ed è pronto ad appassionare il mercato italiano e quello europeo con una massiccia comunicazione pubblicitaria.
La “riedizione” del mitico vespone, oltre a rispettare i limiti di inquinamento atmosferico ed acustico conforme ai severi parametri Euro 3, con l’adozione di alcuni accorgimenti tecnici, rappresenta appieno lo stile senza tempo di uno scooter che ha fatto la storia di intere generazioni.

Allora mi chiedo ( e vi chiedo): sapranno i vespisti più nostalgici ed intransigenti apprezzarne le qualità?
Io credo di si.
Il grande pubblico degli appassionati avrà, quantomeno, la possibilità di scegliere sul mercato del nuovo, uno scooter che, con una ventata di fresca e piacevole modernità, attraverso la personalizzazione con accessori dedicati e vari abbinamenti di colori, può diventare un oggetto "unico" del proprio quotidiano all'insegna dell'inimitabile stile italiano.

Salutotutti!!




22 luglio 2008

Assente giustificato...

Cari amici, dopo un breve periodo di latitanza, volevo rassicurarvi che il blog è vivo e vegeto.
Nelle ultime tre settimane sono stato impegnato nella frequenza di un corso (con tanto di esame finale) in provincia di Massa Carrara.
In giro ho visto moltissime Vespa, soprattutto PX. E' inutile dirvi che questi "incontri" rendevano ancora più insopportabile l'allontanamento forzato dalla mia Gittì.
A prestissimo, giusto il tempo di riordinare le idee.

04 maggio 2008

Vespa World Days 2008 # 5

Alle ore 08.00 (del 24.04.2008) cominciamo a scorgere con chiarezza Monte Pellegrino, il porto e, incorniciata dalle montagne, la splendida città di Palermo. Qualche minuto più tardi la "Suprema" rallenta ed arresta la sua lenta navigazione. Siamo arrivati...
Alla nostra comitiva si aggregano Maurizio e Carlotta (del Vespa Club Roma) su una datata, quanto arzilla, VBB, con i quali condivideremo il resto del VWD 2008.
Giusto il tempo di sistemare accuratamente i bagagli sulle nostre compagne di viaggio e stiamo già percorrendo il lungomare palermitano intasato dal traffico. Il tempo è bello e la SS113 che attraversa Ficarazzi, Bagheria, Casteldaccia, Termini Imerese e ci conduce a Cefalù, è un alternarsi di profumi, colori, sabbia, scogli, generosi rettilinei e curve sinuose... un saliscendi di emozioni. L'andatura, tranquilla, ci permette di assaporare ogni singolo istante del viaggio.
Il profilo del duomo di Cefalù, ormai, ci guida per gli ultimi chilometri e alle 10.30 in punto parcheggiamo le nostre vespe all'interno del Vespa Village.
Alle ore 11.00 abbiamo già concluso le operazioni attinenti l'iscrizione all'evento con il ritiro del pass e dei gadgets (... l'unica vera grande delusione sarà quella di constatare la mancanza di una patch ricordo, neanche in vendita, dedicata al VWD 2008).
Mentre il resto della comitiva OMD ha già trovato la propria sistemazione, finalmente, in solitaria, mi dirigo verso il mio B&B situato, come da indicazioni del gestore, a soli 5 Km dal centro della cittadina, in collina ed immerso nel verde.
Parcheggio la mia Gittì.
Il posto è semplice, piacevole, pulito e, cosa importante, accogliente.
La sistemazione dei bagagli, una doccia e qualche firma sugli appositi moduli, mi portano via poco tempo e alle 14.30 sono nuovamente in compagnia di Alfredo, Paco, Roberto ed Enrico.
Alle 15.30 circa decidiamo di dirgerci a Castelbuono, una delle escursioni in Vespa previste nel pomeriggio. Conosciamo Marco (Tuz per gli amici), vespista in solitaria da Udine, con il suo "discreto" PX giallo, dai modi spiccatamente simpatici ed, in seguito, inseparabile compagno di viaggio della comitiva OMD!
Ancora a Castelbuono incontriamo Pxoso (arrivato fresco, fresco, da Gela (CL) e diretto a Cefalù) ed il Compare. Una breve sosta per gustare un caffè, scambiare due chiacchiere e scattare una foto ricordo.
A pochi chilometri dal mare, Castelbuono si è sviluppata ai piedi delle Madonie in una piacevolissima vallata abitata già nel neolitico e ricca di memorie greche, romane, arabe e bizantine. L'accoglienza è festosa! Visita al castello e alle vie del centro con breve sosta all'enogastronomia "Desideri" dove Marco ci offre una buona bottiglia di "Passomaggio".
In serata facciamo rientro a Cefalù. Cena a base di gustosi piatti siciliani e, per finire, un cannolo "originale" trangugiato, ma con desiderio, ai piedi del bellissimo duomo.
E' tardi e siamo tutti stanchi.
E' ora di riposare.
Domani si entrerà nel vivo della manifestazione con tanti chilometri da percorrere...
Buonanotte!!

P.S. Grazie a Maurizio, Carlotta e (nella foto a DX) Marco per la loro piacevole compagnia.