27 maggio 2008

Vespa World Days 2008 # The end

Alle 06.30, il nostro traghetto ormeggia al porto di Napoli.
La sveglia è suonata poco prima. Decidiamo di fare colazione più tardi. Sistemiamo i bagagli ed imbocchiamo subito la tangenziale (anche se alcuni di noi non potrebbero). Ci sono ancora 230 chilometri da percorrere fino a Roma.
Il tempo è bello ma l’aria, data l’ora, è frizzantina.
Dopo diversi chilometri a manetta sulla tangenziale ci fermiamo in un’area di servizio e ci rifocilliamo con una buona colazione; per me, cornetto e cappuccino.
Approfitto della sosta per indossare l’ennesima giacca (antivento), l’ultima di cui dispongo, mentre gli altri fanno rifornimento.
Ripartiamo e i chilometri scorrono velocemente. Non posso decelerare perché il resto del gruppo non lo fa.
La mia Gittì (125 cc. e 40 anni, quasi 41) cede nelle salite, spesso molto lunghe, ma recupera nelle gallerie e sui rettilinei, permettendomi di non allontanarmi mai dal resto della comitiva.
Finalmente siamo sulla via Domitiana che, sempre a manetta, percorriamo fino a Gaeta.
Abbiamo percorso circa 90 km e, arrivati a Gaeta, ci concediamo un’altra sosta per un caffè al bar “Bazzanti”, situato nel cuore della città medievale a due passi dal mare.
Il sole, ora, ci riscalda e ne approfittiamo per rilassarci un po’.
Riprendiamo il viaggio. La costa bassa e piatta per chilometri, diventa ora movimentata in quanto i monti Ausoni e Aurunci - propaggini dell'Appennino centrale - si affacciano sul mare che, per questo lungo tratto di strada, ci accompagnerà sempre.
Le Isole Pontine ci seguono all'orizzonte come sentinelle.
La mia Gittì, in piena galleria, con una brusca perdita di potenza, mi segnala che devo passare alla riserva e fare al più presto rifornimento.
I primi due distributori che incontriamo lungo la strada sono chiusi. Non sono preoccupato perché con me ho sempre un litro di miscela al seguito, però decido di rallentare.
Finalmente, quando ormai le speranze di farcela senza dover ricorrere alle provviste erano minime, ecco un distributore aperto.
Altra breve sosta per il gruppo, rifornimento e pausa sigaretta per Roberto e Paco.
Da questo punto in poi non ci fermeremo più fino a Velletri.
A Velletri, prima di salutare Roberto e Alfredo, ci concediamo un aperitivo. Sono le 12.00, circa.
Giunti ad Albano, saluto Paco ed Enrico (loro sono arrivati) e proseguo, in solitaria, per Roma.
Ancora una volta, la mia Gittì ha bisogno del rifornimento. Questa volta, però, sono a meno di un chilometro da casa e proseguo.
Spengo il motore e guardo il contachilometri che segna 60823.
Così, oggi, ad un mese esatto dal rientro da questa bella avventura siciliana (e 718 chilometri percorsi nonostante i passaggi sui traghetti nelle tratte Civitavecchia – Palermo e Palermo - Napoli) ricca di emozioni, paesaggi suggestivi e, soprattutto, di buona compagnia, pubblico il mio ultimo post dedicato al Vespa World Days 2008.
Un post senza foto, ma non per scelta.
Alla prossima!


P.S. Un grazie particolare alla mia compagna di viaggio che mi ha riportato a casa senza alcun problema.



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