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Speriamo che torni presto, e per lungo tempo, il sereno.
Salutotutti!
"La Vespa e la Città Eterna"
"30108 Km in Vespa"
"Registro Storico"
La ballata del Cerutti (una ballata per il furto di una lambretta)
Io ho sentito molte ballate / quella di Tom Dooley /quella di Davy Crocket / e sarebbe piaciuto anche a me / scriverne una così / invece invece niente / ho fatto una ballata / per uno che sta a Milano / al Giambellino / il Cerutti Cerutti Gino / il suo nome era / Ceutti Gino / ma lo chiamavan drago / gli amici al bar del Giambellino / dicevan che era un mago / vent'anni biondo mai una lira / per non passare guai / fiutava intorno che aria tira / e non sgobbava mai / il suo nome era / Cerutti Gino / ma lo chiamavan drago / gli amici al bar del Giambellino / dicevan che era un mago / una sera in una strada scura / occhio c'è una lambretta / fingendo di non aver paura / il Cerutti monta in fretta / ma che rogna nera quella sera / qualcuno vede e chiama / veloce arriva la pantera / e lo vede la madama / il suo nome era / Cerutti Gino / ma lo chiamavan drago / gli amici al bar del giambellino / dicevan che era un mago / ora è triste e un poco manomesso / si trova al terzo raggio / è li che attende il suo processo / forse vien fuori a Maggio / s'è beccato un bel tre mesi il Gino / ma il giudice è stato buono / gli ha fatto un lungo verborino / è uscito col condono / il suo nome era / Ceutti Gino / ma lo chiamavan drago / gli amici al bar del Giambellino / dicevan che era un mago / è tornato al bar Ceutti Gino e gli amici nel futuro / quando parleran del Gino / diran che è un tipo duro.
Giorgio Gaber
Il realismo delle sue opere lascia senza parole e, soprattutto, la voglia di avviare la pedivella e sentirsi il protagonista di un “cartone animato”.
Maggiori informazioni sull’artista, qui: Chris Gilmour.
Tornando al programma turistico, dopo aver percorso la Salaria, questa volta in direzione Roma, la tangenziale e l’olimpica, il gruppo si è diretto sullo “Zodiaco”.
Ubicato nella zona nord di Roma, sulla sommità di Monte Mario, lo “Zodiaco” è una terrazza dalla quale si può godere la Capitale in tutta la sua estensione e bellezza, con un panorama davvero suggestivo.
Tuttavia, dato che non era un luogo a me sconosciuto, la mia attenzione è stata attratta da alcune centinaia di lucchetti appesi (anche qui!?!) lungo il parapetto della terrazza.
Questa consuetudine dei giovani (o meno giovani) innamorati sembra sia stata iniziata a Firenze dagli allievi ufficiali della Scuola di Sanità in Costa San Giorgio che, al momento del congedo, legavano il lucchetto del loro armadietto su una barra metallica oltre il parapetto del Ponte Vecchio.
Traslata a Roma, questa tradizione, è stata resa molto popolare dal libro Ho voglia di te di Federico Moccia in cui, appunto, i due protagonisti si giurano amore eterno agganciando un lucchetto al palo centrale di Ponte Milvio dopo averlo serrato, buttandone poi via la chiave.
Che dire di questo fenomeno??
Una cosa è certa: il titolare del bar di fronte la terrazza ringrazia tutti gli innamorati. Infatti, nelle sue vetrine tra confezioni di cioccolatini e souvenir della città eterna, fanno bella mostra di se costosi lucchetti di tutte le dimensioni ma, soprattutto, in acciaio inox… Quale materiale più idoneo a suggellare l'indissolubile promessa d’amore??
Soddisfatti o rimborsati?
Cartloina bis: Civita di Bagnoregio, particolare di un'abitazione.
Salutotutti!
Salutotutti!
"Siamo la coppia più bella del mondo e ci dispiace per gli altri che sono tristi e sono tristi perché non sanno più cos'e' l'amor! "Il vero amore" per sempre unito dal cielo, nessuno in terra, anche se vuole, può separarlo mai. L'ha detto lui! siamo la coppia più bella del mondo e ci dispiace per gli altri che sono tristi perché non sanno il vero amore cos'e'!"
Adriano Celentano
APPENDICE SERIOSA
Il matrimonio è un viaggio: inventi nuovi itinerari per tenere sempre vivo l'interesse e prolungare il percorso. Ma bisogna impegnarsi. L'obiettivo è vivere sempre accanto alla persona che hai scelto e che ti ha scelto, che ami e che ti ama. Resistere, per costruire insieme, anche nei momenti difficili. Le nozze non sono obbligatorie, ma chi si sposa deve sapere che è un sacramento. Chi non se la sente può decidere di percorrere altri sentieri...
"... E fu così che mi ritrovai di punto in bianco, senza che l'avessi minimamente voluto e anzi quasi controvoglia, padrone della mia prima sgangheratissima Vespa."