23 dicembre 2008
Buon Natale - Merry Christmas
Inverno - Winter
L'inverno astronomico ha inizio il giorno del solstizio d'inverno (21/22 dicembre) e termina nel giorno dell'equinozio di primavera (21 marzo).
17 dicembre 2008
It's raining again!!
L’Italia sembra non avere tregua e l’allerta maltempo è ancora alta.
La pioggia battente degli ultimi giorni ha provocato moltissimi allagamenti mandando in tilt il traffico in tutta la capitale.
Mentre a Ponte S. Angelo continuano le operazioni per la rimozione dei barconi incastrati, la Soprintendenza ha assicurato che le microesplosioni usate non hanno causato alcun danno alle statue del Bernini.
Con questo tempo da Arca di Noè la mia Vespa Gittì resta ancora nel box.
Il fiume Tevere nei pressi dell'Isola Tiberina.
L'isola Tiberina e il Tevere in piena.
Il Ponte S. Angelo ostruito dai barconi in balia della piena.
Le foto sono state scattate il 12 dicembre, alle ore 09.00 circa, in un momento di tregua.
Speriamo che torni presto, e per lungo tempo, il sereno.
Salutotutti!
02 dicembre 2008
... waiting for a new post...
"La Vespa e la Città Eterna"
"30108 Km in Vespa"
"Registro Storico"
14 novembre 2008
Do you have them all? # 3
Le prime figurine prodotte della Topps furono quelle dedicate al mondo del baseball. Tuttavia, tra il 1953 e il 1955, la Topps produsse anche due serie insolite di figurine (160 + 20) denominate “World on wheels” e dedicate, per l’appunto, alle automobili americane (ma anche europee) e non solo.
Due di queste figurine, la nr.129 (denominata “Hoffmann – Vespa Motor Scooter”) e la nr.143 (denominata “NSU – Lambretta Motor Scooter), ritraevano, oltre oceano, i nostri amatissimi scooters.
Le cards, per notizia e per i collezionisti, misurano 6,7 cm x 9,5 cm.
Alla prossima!
11 novembre 2008
Greatest Hits - Giorgio Gaber ... The End.
06 novembre 2008
Greatest Hits - Giorgio Gaber
Tipicamente il greatest hits è per un artista o per un gruppo un momento importante e significativo della carriera.
La ballata del Cerutti (una ballata per il furto di una lambretta)
Io ho sentito molte ballate / quella di Tom Dooley /quella di Davy Crocket / e sarebbe piaciuto anche a me / scriverne una così / invece invece niente / ho fatto una ballata / per uno che sta a Milano / al Giambellino / il Cerutti Cerutti Gino / il suo nome era / Ceutti Gino / ma lo chiamavan drago / gli amici al bar del Giambellino / dicevan che era un mago / vent'anni biondo mai una lira / per non passare guai / fiutava intorno che aria tira / e non sgobbava mai / il suo nome era / Cerutti Gino / ma lo chiamavan drago / gli amici al bar del Giambellino / dicevan che era un mago / una sera in una strada scura / occhio c'è una lambretta / fingendo di non aver paura / il Cerutti monta in fretta / ma che rogna nera quella sera / qualcuno vede e chiama / veloce arriva la pantera / e lo vede la madama / il suo nome era / Cerutti Gino / ma lo chiamavan drago / gli amici al bar del giambellino / dicevan che era un mago / ora è triste e un poco manomesso / si trova al terzo raggio / è li che attende il suo processo / forse vien fuori a Maggio / s'è beccato un bel tre mesi il Gino / ma il giudice è stato buono / gli ha fatto un lungo verborino / è uscito col condono / il suo nome era / Ceutti Gino / ma lo chiamavan drago / gli amici al bar del Giambellino / dicevan che era un mago / è tornato al bar Ceutti Gino e gli amici nel futuro / quando parleran del Gino / diran che è un tipo duro.
Giorgio Gaber
31 ottobre 2008
Scooters by Chris Gilmour
Nato a Stockport (Regno Unito) nel 1973, vive e lavora ad Udine. Il suo materiale preferito (ed unico - se escludiamo l’uso della colla con genuina funzione di fissante) è il cartone, quello tradizionale e a buon mercato. Quello per imballaggi per intenderci. Le sue opere sono riproduzioni accurate, in scala uno a uno, di oggetti comuni che vengono, per questo, minuziosamente smontati, sezionati, analizzati ed, infine, clonati.
Il realismo delle sue opere lascia senza parole e, soprattutto, la voglia di avviare la pedivella e sentirsi il protagonista di un “cartone animato”.
Maggiori informazioni sull’artista, qui: Chris Gilmour.
27 ottobre 2008
Rally di Roma
Ebbene, non è stato cosi!
Sabato scorso, il 25 ottobre, ho partecipato al raduno nazionale “Rally di Roma”, organizzato dal Vespa Motor Club Roma in occasione dei 60 anni di vita dell’associazione.
Il programma della giornata prevedeva, dopo l’accoglienza e l’iscrizione, un programma turistico della Capitale con partenza alle ore 16.00 dal luogo che ospitava la manifestazione, sito sulla via Salaria (in direzione Rieti) al Km. 19600.
Ad essere sincero, gli iscritti nella giornata di sabato non sono stati tantissimi. Domenica, invece (ma io non c’ero), i partecipanti sono stati circa 250.Presenti, tra gli altri, rappresentanti del Vespa Club Treviso, del Vespa Club Bari, UVA Generation di Cadore e del Vespa Club Montebelluna.
Tornando al programma turistico, dopo aver percorso la Salaria, questa volta in direzione Roma, la tangenziale e l’olimpica, il gruppo si è diretto sullo “Zodiaco”.
Ubicato nella zona nord di Roma, sulla sommità di Monte Mario, lo “Zodiaco” è una terrazza dalla quale si può godere la Capitale in tutta la sua estensione e bellezza, con un panorama davvero suggestivo.
Tuttavia, dato che non era un luogo a me sconosciuto, la mia attenzione è stata attratta da alcune centinaia di lucchetti appesi (anche qui!?!) lungo il parapetto della terrazza.
Questa consuetudine dei giovani (o meno giovani) innamorati sembra sia stata iniziata a Firenze dagli allievi ufficiali della Scuola di Sanità in Costa San Giorgio che, al momento del congedo, legavano il lucchetto del loro armadietto su una barra metallica oltre il parapetto del Ponte Vecchio.
Traslata a Roma, questa tradizione, è stata resa molto popolare dal libro Ho voglia di te di Federico Moccia in cui, appunto, i due protagonisti si giurano amore eterno agganciando un lucchetto al palo centrale di Ponte Milvio dopo averlo serrato, buttandone poi via la chiave.
Che dire di questo fenomeno??
Una cosa è certa: il titolare del bar di fronte la terrazza ringrazia tutti gli innamorati. Infatti, nelle sue vetrine tra confezioni di cioccolatini e souvenir della città eterna, fanno bella mostra di se costosi lucchetti di tutte le dimensioni ma, soprattutto, in acciaio inox… Quale materiale più idoneo a suggellare l'indissolubile promessa d’amore??
Soddisfatti o rimborsati?
17 ottobre 2008
Intervallo post # Civita di Bagnoregio
La meta questa volta (qualche giorno fa) è una delle località di maggior fascino dell’Alta Tuscia: Civita di Bagnoregio.
Facilmente raggiungibile da Roma in poco più di un’ora di auto, l’antico abitato sorge su una rupe tufacea, che poggia a sua volta sopra vasti banchi di sabbia e d’argilla. E' completamente isolata da sembrare sospesa in cielo e protesa sul vuoto di due vallate fra precipizi e calanchi.
Civita di Bagnoregio, di origini etrusco-romane, è oggi raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato; in origine, la rupe di tufo di Civita era collegata naturalmente a quella della vicinissima Bagnoregio da una sella di terra divorata nel tempo dalle frane.
Quiete e magia pervadono questo paese solitario soggetto a continua erosione, dove è possibile respirare una dolce e strana atmosfera carica di presagio della fine delle cose, tanto che lo scrittore locale Bonaventura Tecchi la definì la “città che muore”.
Cartolina: Civita di Bagnoregio.
Cartloina bis: Civita di Bagnoregio, particolare di un'abitazione.
Salutotutti!
02 ottobre 2008
Istantanee # 4
Trama
Francia: lo squattrinato e intraprendente guascone D'Artagnan si reca a Parigi a bordo della sua Vespa Primavera 125 per mettersi al servizio di re Luigi XIII. Porta con sé una lettera di presentazione del padre, indirizzata al signore di Tréville, capitano del corpo dei moschettieri…
Proprio nel palazzo di Tréville, D’Artagnan fa la rocambolesca conoscenza di Athos, Porthos e Aramis, i più celebri moschettieri del re. In pochi minuti i tre, l’uno all’insaputa dell’altro, sfidano a duello il giovane guascone…
D'Artagnan, abile con la spada ma soprattutto con la sua Vespa, riuscirà a districarsi tra mille ostacoli che si pongono tra lui e la gloria divenendo luogotenente dei moschettieri. Un sogno si è avverato: D’Artagnan è festeggiato da Athos, Porthos e Aramis, non più solo amici, ora anche colleghi… e soprattutto vespisti.
Istantanea: "All for Vespa Vespa for all".
Salutotutti!
29 settembre 2008
Nozze di cotone - felice anniversario
Ebbene, proprio oggi (29 settembre 2008) io e Graziamaria (mia moglie) festeggiamo le “nozze di cotone”, ovvero il nostro primo anniversario di matrimonio.
I ricordi di quel giorno, non troppo lontano, ci fanno ancora tanto emozionare.
Mi sarebbe piaciuto molto poter raggiungere il luogo della cerimonia a bordo della mia Gittì o, ancora meglio, sulla Vespa faro basso dell’amico – collezionista - Franco Benignetti per scattare qualche foto ricordo con Graziamaria. Tuttavia, vuoi perché la chiesa non era proprio vicino al centro abitato ma in aperta campagna ai piedi del Gran Sasso d’Italia, vuoi per le condizioni atmosferiche che fino al giorno precedente avevano seriamente minacciato la festa con freddo, vento e pioggia (… anche se il detto recita: sposa bagnata, sposa fortunata!)… ahimè vi ho dovuto rinunciare.
Quella mattina però, il sole faceva capolino in un cielo limpido e azzurro come mai, regalandoci un panorama da cartolina e permettendomi, prima dell'appuntamento più bello della mia vita, di scattare qualche foto sulla Lambretta dell’amico (e meccanico di fiducia) Michele (a cui va il mio grazie!) nei pressi della sua vicina officina.
Tuttavia, oggi, vi voglio mostrare alcuni di quelli negativi, ovvero: i “negativi” di un matrimonio.
"Siamo la coppia più bella del mondo e ci dispiace per gli altri che sono tristi e sono tristi perché non sanno più cos'e' l'amor! "Il vero amore" per sempre unito dal cielo, nessuno in terra, anche se vuole, può separarlo mai. L'ha detto lui! siamo la coppia più bella del mondo e ci dispiace per gli altri che sono tristi perché non sanno il vero amore cos'e'!"
Adriano Celentano
APPENDICE SERIOSA
Il matrimonio è un viaggio: inventi nuovi itinerari per tenere sempre vivo l'interesse e prolungare il percorso. Ma bisogna impegnarsi. L'obiettivo è vivere sempre accanto alla persona che hai scelto e che ti ha scelto, che ami e che ti ama. Resistere, per costruire insieme, anche nei momenti difficili. Le nozze non sono obbligatorie, ma chi si sposa deve sapere che è un sacramento. Chi non se la sente può decidere di percorrere altri sentieri...
21 settembre 2008
Just Married, sorry... Giast Merrid
Carlotta raggiunge la chiesa (in leggero ritardo - è il giorno del "SI" e si può...) a bordo di una vecchia cinquecento serigrafata con prati, cuori e nuvole.
19 settembre 2008
Addio Giorgio Bettinelli...
Da quel giorno Giorgio con la sua Vespa ha percorso strade inpercorribili in luoghi sempre più lontani, ha incontrato gente mite e persone difficili, ha faticato ma ha anche vissuto momenti di sfrenata libertà. Ha viaggiato in tutti i continenti e con i suoi racconti, la descrizione di paesaggi indimenticabili e gli innumerevoli incontri on the road ci ha saputo regalare sempre nuove emozioni e, soprattutto, la voglia di avventurarci... in Vespa.
"... E fu così che mi ritrovai di punto in bianco, senza che l'avessi minimamente voluto e anzi quasi controvoglia, padrone della mia prima sgangheratissima Vespa."
MillenniuM - XVI^ edizione
Quest'anno, due ampie aree, una coperta, l’altra all’esterno, saranno dedicate al settore dell’antiquariato.
Dopo il grande successo ottenuto negli anni passati all'ippodromo delle Capannelle, l'evento si ripresenta anche quest’anno nella prestigiosa sede del Palasport-Palalottomatica per la gioia degli appassionati, dei collezionisti, ma anche di semplici curiosi.
16 settembre 2008
EUR - Itinerari culturali... in Vespa
Non ho impegni di lavoro e decido di regalarmi una visita all’EUR (uno dei quartieri di Roma che ha sempre stuzzicato il mio interesse), macinando ancora qualche chilometro in Vespa.
Il tempo non è convenientemente bello… ma non piove. Anzi, il sole sembra avere la meglio sulle nuvole oscure ed io tifo per lui. E così, dopo aver assicurato la custodia della mia macchina fotografica al gancio posto sotto la sella, avvio la mia Gittì.
Il quartiere, completato solo dopo la fine della guerra, conserva alcuni degli edifici più significativi di quell’idea di città che l’architettura italiana, alle soglie degli anni Quaranta, andava definendo. Edifici che rispettano la concezione tipicamente romana dell’architettura attraverso la loro imponenza; le loro forme auliche che esprimono e tramandano la grandezza e la forza di un popolo, consapevole erede del suo passato.
Ciò che caratterizza l’impianto urbanistico di grande respiro, organizzato secondo ipotesi monumentali, sono le ampie strade che mettono in risalto i singoli edifici, ben distaccati tra loro e disposti e organizzati con regolarità e ritmo, così da metterne in risalto le diverse architetture.
L’ispirazione ai modelli classici è evidente nello schema planimetrico impostato su di un sistema di assi principali, ortogonali tra loro, come quello dell’Acropoli di Selinunte, che ripropone lo schema urbanistico prescelto dai Romani: l’ampio viale centrale in direzione nord-sud (cardo), attuale via Cristoforo Colombo, è tagliato trasversalmente da strade secondarie (decumani) e suddivide l’area in isolati quadrangolari.
L’edificio che assume il ruolo di icona architettonica del Novecento e di perno figurativo e territoriale dell’intera area è il Palazzo della Civiltà Italiana, meglio conosciuto come Palazzo della Civiltà del Lavoro o Colosseo quadrato.
Costruito tra il 1938 e il 1943, è alto circa 50 metri, con forma simile ad un cubo, e presenta sulle quattro facciate identiche nove archi per ciascuno dei sei piani.
Sull’attico di tutti e quattro i fronti si legge la seguente iscrizione: UN POPOLO DI POETI DI ARTISTI DI EROI / DI SANTI DI PENSATORI DI SCIENZIATI / DI NAVIGATORI DI TRASMIGRATORI.
Raggiungo la grande piazza centrale G. Marconi, un tempo Piazza Imperiale, che richiama, per le dimensioni e la compostezza, i grandi spazi delle Agorà dei centri ellenistici.
Al centro della piazza è collocato una stele, alta circa 45 metri, opera di Arturo Dazzi che rappresenta le Danze, Guglielmo Marconi, la Caccia, le Voci della radio, il Sabato Santo e i Canti d’amore.
Il prospetto esterno del palazzo, rivolto verso il viale della Civiltà Romana, è decorato con il mosaico raffigurante Le Corporazioni realizzato da Enrico Prampolini. Di fronte, invece, è collocato il mosaico che rappresenta Arti, Mestieri e Professioni compiuto da Fortunato Depero per la parete del Museo delle Scienze. I due mosaici, posti sulla testata esterna degli edifici, oltre i portici, fungevano da raccordo decorativo tra la “città italiana dell’economia corporativa” e la “città dell’arte”, simbolicamente rappresentate nei due palazzi.
Nobilitata alla dignità di basilica nel 1965, la chiesa fu realizzata dall’architetto Arnaldo Foschini. Una lunga scalinata consente di raggiungere l’edificio che sorge al centro di una vasta piazza fiancheggiata da due padiglioni porticati con archi a sesto acuto.
In cima alla scalinata sono collocate due grandi statue raffiguranti i santi Pietro e Paolo.
Così concludo la mia visita e, contento per le piacevoli scoperte artistiche ed architettoniche, faccio ritorno a casa… asciutto!!
Salutotutti!