Ebbene, proprio oggi (29 settembre 2008) io e Graziamaria (mia moglie) festeggiamo le “nozze di cotone”, ovvero il nostro primo anniversario di matrimonio.
I ricordi di quel giorno, non troppo lontano, ci fanno ancora tanto emozionare.
Mi sarebbe piaciuto molto poter raggiungere il luogo della cerimonia a bordo della mia Gittì o, ancora meglio, sulla Vespa faro basso dell’amico – collezionista - Franco Benignetti per scattare qualche foto ricordo con Graziamaria. Tuttavia, vuoi perché la chiesa non era proprio vicino al centro abitato ma in aperta campagna ai piedi del Gran Sasso d’Italia, vuoi per le condizioni atmosferiche che fino al giorno precedente avevano seriamente minacciato la festa con freddo, vento e pioggia (… anche se il detto recita: sposa bagnata, sposa fortunata!)… ahimè vi ho dovuto rinunciare.
Quella mattina però, il sole faceva capolino in un cielo limpido e azzurro come mai, regalandoci un panorama da cartolina e permettendomi, prima dell'appuntamento più bello della mia vita, di scattare qualche foto sulla Lambretta dell’amico (e meccanico di fiducia) Michele (a cui va il mio grazie!) nei pressi della sua vicina officina.
Tuttavia, oggi, vi voglio mostrare alcuni di quelli negativi, ovvero: i “negativi” di un matrimonio.






"Siamo la coppia più bella del mondo e ci dispiace per gli altri che sono tristi e sono tristi perché non sanno più cos'e' l'amor! "Il vero amore" per sempre unito dal cielo, nessuno in terra, anche se vuole, può separarlo mai. L'ha detto lui! siamo la coppia più bella del mondo e ci dispiace per gli altri che sono tristi perché non sanno il vero amore cos'e'!"
Adriano Celentano
APPENDICE SERIOSA
Il matrimonio è un viaggio: inventi nuovi itinerari per tenere sempre vivo l'interesse e prolungare il percorso. Ma bisogna impegnarsi. L'obiettivo è vivere sempre accanto alla persona che hai scelto e che ti ha scelto, che ami e che ti ama. Resistere, per costruire insieme, anche nei momenti difficili. Le nozze non sono obbligatorie, ma chi si sposa deve sapere che è un sacramento. Chi non se la sente può decidere di percorrere altri sentieri...



Certo, non è stato facile passare inosservati.



Il quartiere chiamato oggi EUR, sorge su un’area che fin dal 1936 era stata scelta quale luogo dell’Esposizione Universale di Roma, programmata per celebrare nel ’42 il ventesimo anniversario della marcia su Roma e mai compiuta a causa dello scoppio del secondo conflitto mondiale.
Agli angoli della piattaforma superiore sono collocati quattro gruppi equestri che raffigurano i Dioscuri, mentre il piano terreno è decorato con ventotto statue che illustrano arti e mestieri.
Sulla via Ciro il Grande domina la scultura bronzea di Italo Griselli, raffigurante in origine il Genio del Fascismo, che, modificata nel dopoguerra con l’applicazione sulle mani di guanti da lottatore, rappresenta oggi il Genio dello Sport.
Sempre lungo la via Ciro il Grande, sulla parete a destra dell’ingresso dell’edificio noto come “Commissario”, è esposto il bassorilievo in travertino realizzato da Publio Morbiducci che illustra la storia della città eterna. Nel fregio sono riconoscibili numerosi edifici della Roma antica e moderna e alcuni dei principali protagonisti della storia romana, tra i quali Romolo, Remo, Giuseppe Garibaldi e Benito Mussolini.
Proseguendo in via dell’Architettura si arriva a piazza G. Agnelli su cui si affaccia il Museo della Civiltà Romana, complesso architettonico costituito da due edifici speculari che presentano immense pareti cieche, unite ad una estremità da un portico a colonne di travertino, rialzato sopra una gradinata. Le due pareti cieche sono interrotte, al centro, dai due ingressi monumentali nascosti da stretti corridoi, fiancheggiati da imponenti colonne lisce in travertino.
La mia Gittì sembra proprio a suo agio in queste strade così ampie e dall’asfalto ben curato.
Lungo il lato nord-est della piazza si trova il Palazzo delle arti e Tradizioni Popolari.
Sulla zona più elevata del quartiere è ben visibile la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
Ritorno in via Cristoforo Colombo e raggiungo il Laghetto Artificiale dell’EUR, vivace meta di attività sportive e ricreative. Concluso nel 1960 in occasione delle Olimpiadi di Roma è situato nel parco centrale, ha una forma rettangolare ed è lungo complessivamente un chilometro e largo, nel punto massimo, circa 150 metri.
Sarebbero ancora molte le cose da svelare, soprattutto i parchi (di Valfiorita, del Ninfeo e del Turismo) e il Giardino delle Cascate, ma ho altri impegni e, cosa un po’ più preoccupante, il tempo sembra peggiorare.




