26 luglio 2008

Fino all'Oceano... in Vespa

L’estate, intesa come periodo di vacanza, per me deve ancora arrivare.
Mancano due settimane di lavoro prima delle agognate ferie da trascorrere al paesello natio.
Nessuna destinazione chissà dove… appunto.
Mare cristallino, sole, cucina tipica alla poverella e brevi escursioni qua e là in compagnia degli amici di sempre. Questi sono gli ingredienti!!
Il “viaggio”, anche se breve, lo farò alla fine di settembre, periodo fourrier di date importanti, in ordine: il mio onomastico, il mio compleanno e l’anniversario di nozze (il primo).
La destinazione?
E’ un segreto.
Tuttavia, questo periodo (luglio/agosto) va da se che è sempre stato meno denso di impegni lavorativi o, per meglio dire, meno stressante per chi rimane. In particolar modo a Roma.
La Capitale si svuota ed andare a lavoro diventa quasi piacevole. La sera, invece, c’è solo l’imbarazzo della scelta per la lista di eventi che offre.
Per questo motivo riesco a dedicare molto più tempo a me stesso. Ore di svago che dedico alla mia Gittì ed ai miei hobby. In questo periodo, per esempio, mi piace leggere molto, soprattutto i libri acquistati durante l’inverno e lasciati a svernare sui ripiani della libreria.
Ora sto leggendo “Viaggio con Charley” di John Steinbeck.
Bello!!
Invece, ho finito da poco di leggere “Fino all’Oceano in Vespa” di Roberto Masiero, edito da Webster Press.

Lucia Vianello, a proposito del libro, scrive:

"Moto è una bella parola. C'e' dentro musica scoppiettante e aria di libertà. L'emozione di cavalcare entrambe. Moto è una bella parola, ma Vespa è mito. Mito di fedeltà e tradimento. E se il mito è uno, mille sono i modi di prenderlo a prestito. Una Vespa infatti non si possiede mai. Come una relazione amorosa è bene prenderla per quello che è. C'e' un momento quando si sale sulla Vespa, in cui si stacca il piede da terra.La strada si mette a correre e i piedi si posano come su un tappeto di novità. Si sta in una posizione composta, di spettatori fidenti...
Così ho cominciato a leggere Fino all’Oceano, e lo spettacolo ha avuto inizio. Ho sentito il mare e il sole, la gente e la sua umanità, il senso dell’amicizia che l’avventura di un viaggio mette a prova. Aspettative, delusione, euforie e meditazioni, asfalti e prati, poliziotti, gommisti e ristoratori, donne e lingue straniere mi hanno spesso lasciata col fiato sospeso. Ho trovato anche talento, talento letterario, intendo. Linguaggio avvincente, sonoro, visivo, a volte cinematografico, altre introspettivo. Qualità buone per le parole e per i gesti. Unione di sensi. Che danno senso alla vita.”
Buona lettura!!

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