Qualche mio scatto per voi...
29 settembre 2010
20 settembre 2010
Space Invaders
Vi ricordate il videogioco Space Invaders?
Io si.
Siamo alla fine degli anni settanta.
Ricordo interminabili pomeriggi della mia adolescenza spesi nel bar Centrale del paese a combattere, al costo di cento lire a partita, contro temibili ed inesorabili invasori alieni dal colore verde che, al ritmo di una traccia sonora sempre più incalzante, avevano lo scopo di invadere la terra.
Io si.
Siamo alla fine degli anni settanta.
Ricordo interminabili pomeriggi della mia adolescenza spesi nel bar Centrale del paese a combattere, al costo di cento lire a partita, contro temibili ed inesorabili invasori alieni dal colore verde che, al ritmo di una traccia sonora sempre più incalzante, avevano lo scopo di invadere la terra.
Ed io sono lì, impavido, a manovrare un cannone monocolpo dal numero illimitato di proiettili per cercare di resistere ai loro attacchi, tra bombe e raggi mortali, ed abbatterne quanti più possibile. Bene, dopo questa breve premessa, qualche settimana fa mi è capitato di imbattermi in uno di questi alieni in Viale delle Belle Arti a Roma e poi ancora in uno in Piazza Porta Portese ed ancora un altro nel quartiere S. Lorenzo.
E poi, girovagando per la Capitale in Vespa, ho avuto modo di fare altri incontri.
Così la cosa ha iniziato ad incuriosirmi anche perché, tre anni fa, durante un viaggio a Barcellona, avevo già avvistato simili alieni.
E’ stata sufficente una breve ricerca nel web per soddisfare la mia curiosità.
Così ho scoperto che Space Invaders è diventato un progetto artistico su “scala globale”: iniziato nel 1998 a Parigi, l’originale lavoro dell'artista francese conosciuto come Invader, annovera attualmente l’invasione di circa 40 città sparse nei 5 continenti, tra cui Los Angeles, New York City, Ginevra, Tokyo, Barcellona, Amsterdam e Katmandu.
Così ho scoperto che Space Invaders è diventato un progetto artistico su “scala globale”: iniziato nel 1998 a Parigi, l’originale lavoro dell'artista francese conosciuto come Invader, annovera attualmente l’invasione di circa 40 città sparse nei 5 continenti, tra cui Los Angeles, New York City, Ginevra, Tokyo, Barcellona, Amsterdam e Katmandu.
Le opere di questo “street artist”, realizzate con la tecnica del mosaico, riportano immediatamente alla memoria le forme degli alieni presenti nel videogioco.
Ogni città acquisisce uno score che viene dato dal numero e dalla grandezza degli Space Invaders posizionati.
A portare l’artista nella Capitale - spiega il sito Exibart.com - è stata l’Associazione Wunderkammern, con il progetto Living Layers condiviso con il Macro e il Municipio Roma 6, che a ottobre porterà a una mostra: l’artista infatti crea degli “alias” delle opere già affisse, un solo esemplare per ognuna, che sarà già possibile prenotare subito dopo il suo intervento.
Tutto viene mappato grazie a Google Maps ed è possibile seguire la pacifica invasione di questi coloratissimi alieni sul sito http://www.space-invaders.com/.
Nelle mie foto, gli "incontri ravvicinati del terzo tipo" avvenuti rispettivamente (dall'alto vesso il basso) a Piazza del Popolo; Viale delle Belle Arti, S. Lorenzo, ingresso fermata metro Piazza di Spagna, Villa Ada e Lungotevere dei Tebaldi.
Avvistate gente, avvistate. Gli alieni sono tra noi!!
Salutotutti!!
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06 settembre 2010
New look
Sabato mattina ho approfittato di una invitante giornata di sole per fare un bel giro con il mio "Lui". La lambretta, anche se era ferma da molto tempo nel box, è partita al primo colpo come se non vedesse l'ora di macinare un pò di strada.
Al rientro, il contachilometri segnava una sessantina di chilometri in più (non tantissimi a dire il vero) percorsi in libertà per le strade di Roma. Ho anche colto l'occasione per scattare qualche fotografia per rinnovare il look del mio blog.
Al rientro, il contachilometri segnava una sessantina di chilometri in più (non tantissimi a dire il vero) percorsi in libertà per le strade di Roma. Ho anche colto l'occasione per scattare qualche fotografia per rinnovare il look del mio blog.
A presto.
Salutotutti!!
01 settembre 2010
Intervallo post # Taranto
Come e dove avete trascorso le vostre vacanze estive?
Anche quest’estate, come ogni anno, io ho trascorso un breve periodo di vacanza in provincia di Taranto, la città dove sono nato … la città che fu la più importante della Magna Grecia, la “Città dei due mari”, della Birra Raffo, per antonomasia la “birra dei tarantini”, e dei frutti di mare (famose le cozze).
Tuttavia, nonostante gli antichi splendori, Taranto è tristemente (e soprattutto) nota per essere una delle città più inquinate dell'Europa occidentale per via dei veleni emessi dalle industrie del suo territorio, prima fra tutte l’Ilva, e per il più grave dissesto finanziario (marzo 2007) di un ente locale italiano mai verificatosi, con un debito di 637 milioni di euro, secondo, nel mondo, solo a quello di Seattle.
Nonostante ciò, per me Taranto resta una bella città … tutta da scoprire ed offre diverse opportunità per chi progetta di trascorrere una bella vacanza in Puglia, meta turistica molto gettonata anche quest’anno.
Ci sarà un perché?
Alcune mie “cartoline” per voi…
Anche quest’estate, come ogni anno, io ho trascorso un breve periodo di vacanza in provincia di Taranto, la città dove sono nato … la città che fu la più importante della Magna Grecia, la “Città dei due mari”, della Birra Raffo, per antonomasia la “birra dei tarantini”, e dei frutti di mare (famose le cozze).
Tuttavia, nonostante gli antichi splendori, Taranto è tristemente (e soprattutto) nota per essere una delle città più inquinate dell'Europa occidentale per via dei veleni emessi dalle industrie del suo territorio, prima fra tutte l’Ilva, e per il più grave dissesto finanziario (marzo 2007) di un ente locale italiano mai verificatosi, con un debito di 637 milioni di euro, secondo, nel mondo, solo a quello di Seattle.
Nonostante ciò, per me Taranto resta una bella città … tutta da scoprire ed offre diverse opportunità per chi progetta di trascorrere una bella vacanza in Puglia, meta turistica molto gettonata anche quest’anno.
Ci sarà un perché?
Alcune mie “cartoline” per voi…
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