A fine settembre, la frequenza di un corso tenutosi in provincia di Mantova, e più precisamente a Castiglione delle Siviere, mi ha dato modo di visitare anche Sirmione (comune della provincia di Brescia) il cui centro storico sorge su una penisola che divide il basso Lago di Garda. Divisione cromaticamente ben raffigurata sul display del mio Tom Tom che, in dialetto foggiano, mi suggerisce la strada da percorrere per raggiungere il centro: una piccola freccia procede perpendicolarmente su una lingua di colore marrone posta al centro di due strisce azzurre. Ho subito pensato alla scena del film “I dieci comandamenti” in cui Mosè (interpretato da un indimenticabile Charlton Heston), con l’esercito egiziano che insegue gli ebrei in fuga con solo il mare davanti a loro, apre le braccia e per volontà divina le nuvole si addensano in mezzo alle acque e dividono il mare in due muraglie, fra le quali è possibile arrivare all'altra riva del Mar Rosso.
Così, sano e salvo, anche io arrivo a destinazione.
Parcheggio l’auto, è sera ed è buio.
Sarà il Castello Scaligero, magnificamente illuminato, a darmi il benvenuto in questa bella cittadina a forte vocazione turistica. Ora l’illuminazione cambia e cambierà ancora: prima gialla, poi rossa e blu, poi verde… come in uno strepitoso spettacolo pirotecnico.
La mia attenzione viene “catturata” da una curiosa installazione posizionata al centro della piazza antistante l’ingresso al Castello. Leggo il cartello esplicativo che recita: Sentinelle/Sentinels, i Suricati, noti anche come sentinelle, sono animali sempre all’erta che vivono in gruppo nel deserto, definiti i “guardiani ecologici del nuovo millennio”.
Mi metto in posa al centro del gruppo e scatto una foto ricordo.
L’installazione, continuo a leggere, è opera del Cracking Art Group, un movimento composto da sei artisti, italiani e stranieri, che dal 1993, anno di nascita, evidenzia l’intenzione di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale ed ambientale utilizzando innovative materie plastiche riciclate.
Il movimento mi incuriosisce e decido, così, di fare qualche piccola ricerca sul web per ritrovarmi sul loro sito http://www.crackingartgroup.com/.
Tra le loro opere ne “scopro” anche una del 2006 dedicata alla Vespa, intitolata “Cazzo che Vespa!” (quì sotto) e realizzata per partecipare alla mostra itinerante “Vespa: Arte Italiana”, allestita per celebrare i sessanta anni dello scooter made in Italy. E’ proprio vero che tutte le strade portano a Vespa ;).
Salutotutti!!
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